giovedì 23 febbraio 2017

I luoghi del romanzo - Roma


Come spiegavo nel precedente post, mi affascina la dinamica che si instaura nella mente del lettore di un romanzo, quanto visualizza i luoghi descritti dall’autore del libro che sta leggendo.

Per il mio libro intitolato “Oltre i confinimi sono servito di luoghi reali, che anzi ho cercato di descrivere con la maggiore fedeltà possibile.

Senza voler nulla togliere alla fervida immaginazione del lettore, ho deciso allora di condividere alcune immagini che nella vita reale mi sono servite per contestualizzare la storia.
Qui di seguito troverete le immagini di alcuni dei luoghi di Roma oggetto della narrazione.

Vista parziale di Piazza del Popolo dal Pincio di Villa Borghese
Foto Wikimedia – Ph. Rolf Süßbrich

Vista zoomata del Centro Storico di Roma in prossimità di Villa Borghese
Foto Google Maps – Ph. Snap Italy

"Giunsero così al piccolo lago, che circondava un isolotto artificiale su cui alla fine del settecento fu eretto il Tempio di Esculapio”[…]“Matteo ebbe un sussulto per i pensieri che inondarono la sua mente, ma cercò di non darlo a vedere”.
Foto Wikipedia – ph. Jean-Christophe BENOIST

“Proseguirono quindi verso l’interno di Villa Borghese. Gli alberi e la vegetazione circostante erano rigogliosi e alla loro ombra si avvertiva una piacevole frescura”.
Foto Google Maps – Ph. Marco Gelatti

“Quando le forze glielo permettevano, andava a trovare la nonna, che viveva ancora nel suo vecchio appartamento alla Garbatella, un quartiere storico a sud, dal lato opposto della città. Tornare a camminare tra quei vicoli, attraversare i vasti cortili alberati dove aveva giocato da bambino, quando la domenica si recava con i genitori a trovare i nonni, lo emozionò”.
Foto Google – Nanopress.it

 
“La Fraschetta” nota trattoria romana in Trastevere, dov’è ambientata una delle scene del libro (cap.11). E’ effettivamente un luogo che ho frequentato con piacere da giovane, e dove anche ora torno volentieri di tanto in tanto.
Foto Google – zomato.com

“I buongustai vi si recavano per gustare i semplici piatti della tradizione romana, come la trippa alla romana, la coda alla vaccinara e soprattutto primi piatti come i tonnarelli cacio e pepe”.
(Foto Tonnarelli all’amatriciana dal sito de La Fraschetta)
 
Trastevere, un quartiere ove davvero il tempo sembra essersi fermato...
Foto Wikimedia – ph. Jensen
 
Istituto Nazionale Tumori Nuovo Regina Elena.
“La statua gigante dell’Arcangelo Raffaele, che indicava un pesce preso dal fiume, inserito all’interno di un complesso scultoreo di una fontana, dominava il piazzale d’ingresso all’ospedale”.
Le critiche che ho messo in bocca al mio personaggio, basate anche su esperienze personali, nulla tolgono alla grande professionalità che pure numerosi medici, infermieri e operatori sanno offrire ai pazienti, nonostante l’ambiente non facile.
Foto Google – Isabella De Santis


“Per consolidare le decisioni prese, passò il pomeriggio all’Abbazia delle Tre Fontane, all’EUR. Passeggiò, meditò e pregò, per quello che ancora ne era capace.

All’ombra di quegli eucalipti, delle querce e delle chiese ove la nonna lo portava da bambino, ritrovò la serenità e il coraggio di prendere decisioni scomode ma buone per la sua vita”.

Foto Google Maps – Andrea De Filippis


“Spesso si recava alla balconata del Gianicolo, per passeggiare e meditare davanti al panorama mozzafiato del Centro Storico visto dall’altro lato del Tevere”.
Foto Google – www.danielesemeraro.it

Clicca qui per sapere di più sul libro.

Nel prossimo post le migliori locations di Los Angeles.

martedì 13 dicembre 2016

I luoghi del romanzo - San Francisco.


Una delle prime dinamiche che si instaura nella mente del lettore di un romanzo è quella di visualizzare i luoghi descritti dall’autore del libro che sta leggendo.

Spesso infatti i siti e le località oggetto della narrazione sono sconosciuti alla maggior parte dei lettori. Talvolta poi questi luoghi sono descritti in maniera parziale o sommaria dallo scrittore.

Un buon autore infatti sa quando è meglio evitare di rallentare il ritmo della narrazione con descrizioni troppo dettagliate dello spazio dove si sta svolgendo la scena.

Ma soprattutto un buon autore ha consapevolezza del fatto che il cervello del suo amato lettore tenderà naturalmente a compensare le informazioni mancanti creando nella propria mente le immagini necessarie.

Persino un lettore consapevole ha coscienza del fatto che la propria mente ama inventare di sana pianta, sulla base dell’esperienza sensoriale ed esistenziale pregressa, le immagini del posto dove avviene la scena.

Per non parlare dei personaggi. Dare un volto e un corpo definito ai personaggi di un libro, è una delle attività cerebrali più divertenti e stimolanti.

Ciò premesso, dal momento che nel genere di scrittura che ho prescelto per il mio primo libro intitolato “Oltre i confini”, cioè il romanzo contemporaneo, mi sono servito di luoghi reali, che anzi ho cercato di descrivere con la maggiore fedeltà possibile, mi piacerebbe condividere con voi alcune immagini, che nella vita reale mi sono servite per contestualizzare la storia.

Questo permetterà ai curiosi di poter inserire in Google Street View qualsiasi indirizzo o località citata nel romanzo e poterla “vedere” con gli occhi, oltre che con l’immaginazione.

Senza voler nulla togliere alla fervida immaginazione del lettore, sulla quale sono anzi felice di appoggiarmi. Nei miei testi infatti tendo a evitare il ricorso a descrizioni maniacali tipiche di maestri del calibro di Stephen King, prediligendo il ritmo dinamico e sostenuto della narrazione ove possibile.

Certo anche io qua e là mi sono concesso la descrizione di qualche locale pubblico e di un paio di vedute panoramiche. Ma se un personaggio si affaccia un momento a riflettere davanti alla balconata del “Pincio” di Villa Borghese a Roma, come privare il lettore del piacere di condividerne la visione impressionante “delle case, le tegole e i coppi dei tetti in tonalità rossa. Le cupole delle tante chiese barocche.  Un panorama che riempiva gli occhi di bellezza e li preparava a una visione maestosa, in secondo piano, quella della cupola della Basilica di S. Pietro”.

Con la speranza di soddisfare la curiosità di qualcuno, e affinché possiate godere anche voi della bellezza dei luoghi che ho visitato nei mesi precedenti alla stesura del romanzo, qui di seguito troverete una serie di immagini dei luoghi oggetto della narrazione.

Ci sono posti, edifici, panorami, per i quali una foto vale più di tante parole.
In questo post qualche foto dei luoghi di San Francisco.


1000 di Chestnut Street, la bellissima torre di Russian Hill dove la storia ha inizio.



L’ingresso del 1000 di Chestnut Street, San Francisco, dove vive Matteo.


Gli interni di uno degli appartamenti in affitto nella torre dov’è ambientato l’inizio del romanzo. Lusso da 4000 U$D/mese.
La realtà è che nessuna impresa al mondo pagherebbe niente di simile ad un giovane manager espatriato.


Il celeberrimo panino alla porchetta di Roti Roli, l’irrinunciabile food truck che staziona fuori al
Ferry Building Marketplace di San Francisco, e del quale Benedetto è ghiotto…


875 Camino del Mar, la bellissima villa dove Benedetto vive con Ellin.



Entrata alla sala della Steackhouse Osso, un momento-chiave nella narrazione.




L’accoglienza nella sala principale dell’Osso.


Ecco dove Leonardo e Matteo cenano insieme un’ultima volta, prima che il destino mescoli le carte…

Clicca qui per sapere di più sul libro.

Nel prossimo post le migliori locations di Roma.